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La Mucuna pruriens e gli effetti sulla salute

Oggi parleremo della Mucuna Pruriens, una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Fabaceae, originaria delle regioni tropicali dell’India, dell’Africa e delle isole dei Caraibi. È nota anche come fava di velluto a causa dei peli irritanti presenti sulle sue capsule di semi.

La Mucuna pruriens è stata tradizionalmente utilizzata in varie culture per le sue proprietà medicinali. I suoi semi contengono una serie di composti attivi, tra cui la levodopa (L-dopa), un precursore del neurotrasmettitore dopamina. Per questo motivo, la Mucuna pruriens è stata studiata e utilizzata come trattamento per la malattia di Parkinson e altri disturbi neurologici legati alla carenza di dopamina.

Oltre alla sua azione sulla dopamina, la Mucuna pruriens è anche stata studiata per i suoi effetti sul testosterone, sul sistema riproduttivo maschile e sulla salute generale.

La dopamina è un neurotrasmettitore, cioè una sostanza chimica che trasmette segnali nel cervello e nel sistema nervoso. È coinvolta in una varietà di funzioni cognitive, motorie e emotive. La dopamina è spesso associata alla sensazione di piacere e gratificazione, ed è coinvolta nel sistema di ricompensa del cervello.

È anche importante per il controllo dei movimenti volontari e può influenzare l’umore e la motivazione.

Quando sperimentiamo qualcosa di piacevole, il cervello rilascia dopamina, creando una sensazione di benessere e incentivando comportamenti che ci fanno sentire bene, bassi livelli di dopamina sono associati a condizioni come il morbo di Parkinson, caratterizzato da rigidità muscolare, tremori e difficoltà di movimento, svolge un ruolo importante nell’apprendimento e nella formazione di nuovi ricordi, aiuta a rafforzare le connessioni sinaptiche nel cervello, facilitando l’acquisizione di nuove informazioni e abilità, livelli ottimali di dopamina nel cervello possono migliorare la capacità di focalizzarsi e mantenere l’attenzione su compiti specifici, aiuta a regolare il desiderio di perseguire ricompense e evitare punizioni, influenzando così le decisioni e le azioni.

La Mucuna pruriens è stata oggetto di interesse per una serie di presunti benefici per la salute, anche se molti di questi sono ancora oggetto di ricerca e potrebbero richiedere ulteriori studi per confermare pienamente i risultati, alcuni dei benefici potenziali associati all’uso della Mucuna pruriens includono:

Supporto alla funzione cerebrale: Grazie alla presenza di L-dopa, la Mucuna pruriens può influenzare i livelli di dopamina nel cervello, contribuendo così a migliorare la funzione cognitiva, la concentrazione e la memoria.

Miglioramento dell’umore: La dopamina è anche coinvolta nella regolazione dell’umore, quindi l’assunzione di Mucuna pruriens potrebbe contribuire a migliorare lo stato d’animo e a ridurre i sintomi di depressione e ansia.

Supporto alla salute sessuale: L’aumento dei livelli di dopamina può migliorare l’eccitazione sessuale, la libido e la funzione erettile negli uomini, contribuendo così al miglioramento della salute sessuale.

Aumento dell’energia e della vitalità: Gli effetti stimolanti sulla dopamina possono contribuire a aumentare l’energia, la motivazione e la resistenza fisica, aiutando ad affrontare la stanchezza e la fatica.

Gestione dello stress: Gli adattogeni naturali presenti nella Mucuna pruriens possono supportare la capacità del corpo di gestire lo stress e migliorare la resistenza allo stress fisico e mentale.

Potenziale supporto per la salute delle ghiandole surrenali: Alcuni studi suggeriscono che possa sostenere la funzione delle ghiandole surrenali, che sono coinvolte nella regolazione del cortisolo e dell’adrenalina, contribuendo così al controllo dello stress.

Proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie: La presenza di composti antiossidanti e anti-infiammatori può contribuire alla protezione delle cellule dai danni causati dai radicali liberi e alla riduzione dell’infiammazione nel corpo.

Potenziale supporto per la salute metabolica: Alcuni studi preliminari suggeriscono che potrebbe avere effetti positivi sul metabolismo del glucosio, offrendo potenziali benefici per le persone con diabete o problemi metabolici.

Mucuna pruriens, fertilità maschile, ed azione sull’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi

Obiettivo: comprendere il meccanismo d’azione della Mucuna pruriens nel trattamento dell’infertilità maschile.

Ambiente: Dipartimenti di Biochimica, Urologia e Ostetricia e Ginecologia, CSM Medical University, Lucknow, India.

Pazienti: settantacinque uomini fertili sani e normali (controlli) e 75 uomini sottoposti a screening per l’infertilità.

Risultato/i: nei soggetti infertili è stata osservata una diminuzione della conta e della motilità degli spermatozoi. Anche i livelli sierici di T e LH, così come quelli nel plasma seminale e nel sangue di dopamina, adrenalina e noradrenalina erano diminuiti in tutti i gruppi di uomini infertili. Ciò è stato accompagnato da un aumento significativo dei livelli sierici di FSH e PRL nei soggetti oligozoospermici. Il trattamento con M. pruriens ha migliorato significativamente i livelli di T, LH, dopamina, adrenalina e noradrenalina negli uomini infertili e ha ridotto i livelli di FSH e PRL. La conta e la motilità degli spermatozoi sono state significativamente recuperate negli uomini infertili dopo il trattamento.

Mucuna pruriens nella malattia di Parkinson

Obiettivo: indagare se la Mucuna pruriens (MP), possa essere utilizzata come fonte alternativa di levodopa per individui indigenti affetti da malattia di Parkinson (PD) che non possono permettersi una terapia a lungo termine con i farmaci commercializzati. preparati a base di levodopa.

Metodi: Diciotto pazienti con PD avanzata hanno ricevuto i seguenti trattamenti, la cui sequenza è stata randomizzata: (1) levodopa dispersibile a 3,5 mg/kg combinata con l’inibitore della dopa-decarbossilasi benserazide (LD+DDCI; il trattamento di riferimento); (2) MP ad alte dosi (MP-Hd; 17,5 mg/kg); (3) MP a basso dosaggio (MP-Ld; 12,5 mg/kg); (4) preparazione farmaceutica di LD senza DDCI (LD-DDCI; 17,5 mg/kg); (5) MP più benserazide (MP+DDCI; 3,5 mg/kg); (6) placebo. I risultati di efficacia erano il cambiamento nella risposta motoria a 90 e 180 minuti e la durata dello stato attivo. 

Risultati: rispetto a LD+DDCI, MP-Ld ha mostrato una risposta motoria simile con meno discinesie ed eventi avversi, mentre MP-Hd ha indotto un maggiore miglioramento motorio a 90 e 180 minuti, una durata ON più lunga e meno discinesie. MP-Hd ha indotto meno eventi avversi rispetto a LD+DDCI e LD-DDCI. Non sono state registrate differenze nella risposta cardiovascolare.

Conclusione: l’assunzione di una dose singola di MP ha soddisfatto tutte le misure di efficacia e sicurezza di non inferiorità rispetto a levodopa/benserazide dispersibile. Gli effetti clinici della MP ad alte dosi erano simili a quelli della sola levodopa alla stessa dose, con un profilo di tollerabilità più favorevole.

Effetto della Mucuna pruriens sul profilo dello sperma

Obiettivo: studiare l’impatto dei semi di Mucuna pruriens sui profili dello sperma e sui livelli biochimici nel plasma seminale di uomini infertili.

Ambiente: Dipartimenti di Biochimica e Ostetricia e Ginecologia, King George’s Medical University, Lucknow, India.

Pazienti: sessanta uomini fertili sani e normali (controlli) e 60 uomini sottoposti a screening per l’infertilità.

Conclusione(i): il trattamento con M. pruriens ha aumentato la concentrazione e la motilità degli spermatozoi in tutti i gruppi di studio sterili. I pazienti oligozoospermici hanno recuperato significativamente la concentrazione degli spermatozoi, ma la motilità degli spermatozoi non è stata ripristinata a livelli normali negli uomini astenozoospermici. Inoltre, nel plasma seminale di tutti i gruppi infertili, i livelli di lipidi, vitamine antiossidanti e fruttosio corretto sono stati ripristinati dopo una diminuzione dei perossidi lipidici dopo il trattamento. È probabile che il presente studio apra nuove prospettive sul possibile ruolo della polvere di semi di M. pruriens come agente ricostituente e tonificante per gli uomini infertili.

L’estratto acquoso dei semi di Mucuna pruriens migliora gli effetti neuroprotettivi e inibitori dell’acetilcolinesterasi rispetto alla L-Dopa sintetica

Quando si parla di integrazione con la Mucuna pruriens, ci si riferisce all’assunzione di estratti o supplementi contenenti principi attivi della pianta, in particolare la L-dopa, il precursore della dopamina. L’integrazione può avvenire attraverso capsule, polveri o estratti liquidi.

Il dosaggio della Mucuna pruriens può variare a seconda di diversi fattori, tra cui l’età, il peso corporeo, lo stato di salute generale e l’obiettivo dell’assunzione del supplemento. Tuttavia, è importante notare che non esiste un dosaggio standard universalmente accettato quindi fa fede il dosaggio consigliato dal produttore e sulla confezione.

Alcune linee guida generali per il dosaggio della Mucuna pruriens:

Dosaggio iniziale: È consigliabile iniziare con dosi basse e aumentare gradualmente secondo necessità. Un dosaggio iniziale comune potrebbe essere di circa 100-200 milligrammi di estratto standardizzato al giorno.

Dosaggio medio: Una dose media raccomandata può variare da 200 a 500 milligrammi di estratto standardizzato al giorno, suddivisi in due o tre dosi durante la giornata.

Dosaggio massimo: Alcune fonti suggeriscono che dosi fino a 1000 milligrammi di estratto standardizzato al giorno possono essere considerate sicure per un uso a breve termine.

Dose giornaliera totale di L-dopa: Quando si considera il dosaggio, è importante tener conto della quantità di L-dopa contenuta nell’estratto di Mucuna pruriens, in quanto questa è la sostanza attiva che fornisce i benefici. Le percentuali di L-dopa negli estratti possono variare notevolmente, quindi è importante leggere attentamente l’etichetta del prodotto.

Alcune considerazioni da fare …….

Come tutti gli integratori evitare l’uso di Mucuna pruriens in caso di gravidanza, allattamento, disturbi psichiatrici o malattie renali, o comunque consultate il vostro medico di fiducia prima di utilizzare qualsiasi tipo di integratore.

Gli integratori non fono farmaci, ma l abuso porta comunque a delle complicazioni, o in concomitanza di alcuni farmaci potrebbero portare disturbi o mal assorbimento del principio attivo del farmaco….. Quindi parlate sempre con il vostro medico PRIMA.

Con questo vi saluto ed arrivederci al prossimo articolo 😉

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