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Test Corona Ovale AbsoluteBlack

Buon giorno ragazzi, c’è chi si trova bene, chi male, chi non cambierebbe mai una rotonda con un’ ovale e chi viceversa…. difficile mettere tutti d’accordo, sicuramente non sarò io a farvi cambiare idea, ma vorrei farvi conoscere le mie impressioni a riguardo.

Tutto è iniziato qualche settimana fa.

Riesco a far parte del Team Ambassador di AbsoluteBlack e l’azienda mi invia una corona da 34 denti ovale da montare e provare sulla mia MTB.

Sabato sera, sostituisco la vecchia corona SRAM da 34 denti rotonda in dotazione, montata sulla mia Rockrider xc900S.

SRAM 34 denti

Con la neo arrivata corona ovale da 34 denti Absolute Black.

Quindi con ansia aspetto il mattino successivo per poterla provare, sono le 8 di mattina parto da casa direzione Gavirate, un paesino sul lago di Varese.

Lungolago di Gavirate – lago di Varese

Mi dirigo verso il Parco Morselli, un sentiero sterrato in salita composto da vari tornanti dal fondo misto erba/sassi, lungo un chilometro con pendenza media dell’ 8%, che a volte uso per testare la condizione fisica/preparazione generale..

Mi rendo conto già dai primi attimi che la pedalata è più fluida, come dire più lineare (rotonda) del solito, rispetto alla corona tonda, inizialmente penso che sia un effetto placebo, (cioè un certo condizionamento mentale che mi fa credere che la prestazione generale sia migliore del solito perchè ho cambiato corona), continuo a spingere senza però arrivare in soglia. Arrivo in cima e continuo il giro, un giro tranquillo dopo la tirata iniziale, qualche cambio di ritmo tanto per non rendere noiosa l’ uscita e poi rientro, non vedo l’ ora di caricare il giro su strava e verificare il risultato.

Alla fine carico e noto che rispetto all’ ultima volta ho guadagnato ben 39 secondi, che su un chilometro sono davvero tanti… Quindi di fatto la mia non era una sensazione ma una realta, la corona ovale AbsoluteBlack può fare la differenza in certe situazioni.

Di fatto la muscolatura non riesce a mantenere costante la spinta su una corona rotonda, la forza viene trasmessa alla pedivella.

I punti favorevoli di spinta sono nel momento in cui le pedivelle sono in posizione orizzontale ( ore 3/9) al terreno, mentre quello sfavorevole sono quando si trovano perpendicolari ( ore 12/6 ) al terreno vedi schema.

DI fatto la corona ovale è studiata appunto per ottimizzare i punti favorevoli e sfavorevoli della pedalata..

Infatti nei momenti sfavorevoli per l’ appunto quando la pedivella si trova in posizione verticale, quindi gamba tutta giu o tutta su, la corona è progettata per ridurre la circonferenza della corona e la pedalata accelera leggermente, mentre quando la pedivella si trova in posizione orizzontale e quindi in una posizione favorevole per trasferire la forza alla ruota, la circonferenza della corona aumenta e quindi ottimizza la spinta al massimo.

Molti studi hanno evidenziato un notevole incremento della prestazione generale dopo un periodo di adattamento…

Di seguito alcuni studi ufficiali ed il loro risultati.

1. Hintzy, Grappe e Bellli, 2016, Francia: Comparazione tra una corona circolare e una ovale a 44 su uno sprint di 8s su cicloergonomo

La forza massima espressa con una corona ovale era del 4.3% più alta di quella con corona tradizionale ma la velocità angolare non migliorava.

Il miglioramento era lo stesso con pedali flat e automatici. Gli studiosi affermano che le corone ovali possono aiutare nello sprint finale in gara ma il margine è molto risicato. Articolo pubblicato su: Journal of Sport Science Medicine;

2. Hintzy e Horvais, 2015, FranciaImpatto delle corone ovali su non ciclisti privi di allenamento

Sono stati messi a confronto 10 non ciclisti su ergonomo a 80 rpm, 100 watt per 3 minuti, con incremento di 30 watt ogni 3 minuti nei successivi 12 minuti e poi incremento di 30w ogni 2 minuti fino a esaurimento. Le corone ovali permettevano un risparmio di energia nella prima fase di incremento.

Il dato però è riferito a non ciclisti e non a praticanti allenati. Articolo pubblicato su: European Journal of Sport Science

3.Strutzemberger, Wunsch, Kroell, Dastl e Schwamader 2014, AustriaMovimenti del ginocchio e dell’anca nella pedalata con corone asimmetriche

Il team austriaco ha investigato la differenza nei movimenti sagittali del ginocchio e del quadrato dei lombi con diverse corone ovali.

Dieci pro cyclist hanno pedalato a 80-90 e 110 rpm a 180 e 300 watt, per due minuti ciascuno, usando corone con ovalità di 1 e 1.215.

Il ginocchio, con corone da 1.125 compie minori movimenti sagittali, con decremento del lavoro del ginocchio e aumento del lavoro dell’anca. Gli effetti aumentano all’aumentare della cadenza. Articolo pubblicato su: Sports Biomechanics;

4. Cordova, Latasa, Seco,Vila e Falces (2014), SpagnaComparazione dell’impatto fisiologico delle corone ovali su un test incrementale

E’ stato effettuato un test incrementale con i seguenti parametri di controllo: percentuale di lattato, potenza espressa e consumo di ossigeno e con EMG sui vasti laterale e mediale.

La produzione di potenza era migliore con le corone ovali 6,5% ma non vi erano differenze fisiologiche tra i due componenti. Articolo pubblicato su: Journal of Sport Science Medicine;

5. Dagnese, Carpes, Martins, Motta, Stefanysys, 2011, Brasilediversa attivazione muscolare tra l’uso di corone circolari e ovali

Sette pro biker sono stati sottoposti a due test incrementali a distanza di 48 ore, con corona tradizionale e ovale e successivamente sono stati realizzati EMG di vasto laterale, retto femorale, bicipite femorale e gastrocnemio. Non avviene alcuna variazione di rilievo nell’attivazione muscolare dei muscoli sopracitati.

Articolo pubblicato su: Journal of Electromiography and Kinesiology;

6. Rankin e Neptune, 2008, USAComparazione della potenza espressa con corona circolare e ovale (1.29) a 60, 90 e 120 rpm

L’incremento della velocità di passaggio al PMI ha portato i ciclisti ha sprigionare il 2,9% in più di potenza con la corona ovale.

Corone con eccessiva ovalità peggioravano il rendimento, con influenza negativa sull’attivazione e deattivazione dei muscoli estensori di ginocchio a quelli flessori nel PMI, con riduzione della potenza. Articolo pubblicato su: Journal of Biomechanics.

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Anonymous
Anonymous
3 anni fa

Bell articolo, bella la tua esperienza

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